27.07.23

Secondo un rapporto di Minsait e del Politecnico di Milano i dati dei pazienti italiani non sono completamente al sicuro

 

  • Il 18% delle aziende sanitarie sembra non aver stabilito una chiara strategia per identificare le vulnerabilità delle applicazioni e delle infrastrutture, affermando di non svolgere attività periodiche di valutazione della sicurezza, ma solo occasionalmente, quando necessario
  • Dal punto di vista organizzativo, solo il 7% delle aziende sanitarie italiane ha una funzione preposta alla cybersecurity
  • Solo una struttura sanitaria su quattro conosce appieno i propri pazienti. Il 64% delle strutture intervistate, invece, ha iniziato a costruire una vista unica sul paziente con alcuni dati a propria disposizione, mentre il 9% ha appena iniziato a lavorarci e il 4% non ha in programma di farlo
  • Il 38% delle strutture sanitarie ha instaurato una relazione continuativa e duratura nel tempo con i propri pazienti, mentre il 57% riesce a farlo invece solo su alcuni canali e/o solo per alcune categorie di pazienti (come ad esempio quelli con malattie croniche)

Roma, 27 luglio 2023.-  I dati dei pazienti italiani non sono completamente al sicuro. Infatti, sebbene l’82% delle aziende sanitarie abbia implementato processi e test per evitare possibili vulnerabilità sfruttabili da criminali come porta di accesso ai sistemi aziendali, il 18% non ha stabilito una chiara strategia per identificare le vulnerabilità delle applicazioni e delle infrastrutture, non svolgendo periodicamente attività di valutazione della sicurezza, ma solo occasionalmente, quando necessario. Sono questi i dati dell'ultimo rapporto sulla digitalizzazione dei canali di vendita nel settore della Pubblica Amministrazione e della Sanità, realizzato dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano in collaborazione con Minsait.

 

Stando al rapporto, circa un’azienda sanitaria su cinque non presta abbastanza attenzione al tema cruciale che riguarda la sicurezza dei dati sanitari dei pazienti, dichiarando di svolgere solo occasionalmente le attività di valutazione della sicurezza.

 

Dal punto di vista organizzativo, solo il 7% delle aziende sanitarie italiane ha una funzione preposta alla cybersecurity, mentre nella maggior parte dei casi i dipartimenti incaricati della gestione della sicurezza e della protezione dei dati degli utenti sono quelli di legal/compliance, nel 32% dei casi, e dell’IT nel 25%.

 

Gli strumenti utilizzati con maggiore frequenza per garantire la sicurezza e la protezione dei dati sono il Backup & recovery nel 95% delle strutture sanitarie, seguiti da quelli per la Data discovery & classification e le soluzioni di Cloud data protection (entrambi all'82%).

 

"La sicurezza delle informazioni nelle aziende sanitarie è un'imprescindibile priorità, soprattutto in una fase di transizione al digitale. Mentre la maggior parte delle aziende del settore mostra un'impostazione consapevole verso il tema, è necessario che anche le aziende sanitarie che sono rimaste indietro rafforzino il loro impegno per proteggere i propri sistemi tecnologici, le proprie infrastrutture e, di conseguenza, i dati sensibili dei pazienti", afferma Giuseppe Catarinozzi, direttore del mercato Pubblica Amministrazione e Sanità di Minsait in Italia.

 

La conoscenza dei pazienti

 

Secondo il report, solo una struttura sanitaria su quattro conosce appieno i propri pazienti. Il 64% delle strutture intervistate, invece, ha iniziato a costruire una vista unica sul paziente con alcuni dati a propria disposizione, mentre il 9% ha appena iniziato a lavorarci e il 4% non ha in programma di farlo.

 

Tra le strutture sanitarie analizzate, l’82% offre già ai cittadini la possibilità di prenotare online il proprio posto in coda allo sportello. Il 36% ha implementato sistemi tecnologici per raccogliere e integrare le informazioni degli utenti, al fine di creare una vista unica sul cittadino-paziente.

 

I principali canali presidiati e utilizzati nella relazione con i clienti sono il sito web per la totalità delle strutture sanitarie, l’azienda sanitaria/CUP per il 98%, l’email per l’89% e i social network per l’86%. Il patient journey, composto dalle attività informative, da quelle di prenotazione e pagamento della prestazione e di ritiro del referto medico, si svolge principalmente attraverso due canali: azienda sanitaria e sito web.

 

Considerando l'intero percorso del paziente, le organizzazioni stanno sempre più realizzando l'importanza di stabilire un rapporto a lungo termine con i cittadini-pazienti al fine di ottenere commenti e suggerimenti utili per migliorare costantemente l'esperienza e i servizi offerti. A tale scopo, il 38% delle strutture sanitarie ha instaurato una relazione continuativa e duratura nel tempo con i propri pazienti, mentre il 57% riesce a farlo invece solo su alcuni canali e/o solo per alcune categorie di pazienti (come ad esempio quelli cronici).

 

Dal punto di vista tecnologico, il software utilizzato con maggiore frequenza è il Patient Relationship Manager, diffuso nel 93% delle strutture, seguito dal Data warehouse (54%). Il 96% delle strutture sanitarie prevede l’invio di comunicazioni ai propri pazienti anche o solo attraverso i canali digitali.

 

Il rapporto è disponibile a questo link: https://www.minsait.com/en/news/insights/pa-health-digitization-relationship-citizen

 

Minsait

 

Minsait, società di Indra (www.minsait.com), è l'azienda leader nella consulenza negli ambiti della Digital Transformation e delle Information Technologies in Spagna e America Latina. Possiede un alto grado di specializzazione e conoscenza del settore, grazie alle sue capacità di integrare il mondo core con il mondo digitale, alla sua leadership nell'innovazione e nella trasformazione digitale e alla propria flessibilità. In questo modo la società focalizza l’offerta su proposte di valore ad alto impatto, basate su soluzioni end-to-end, con un notevole grado di segmentazione, che le consente di raggiungere risultati tangibili per i propri clienti in ogni settore con un focus sulla trasformazione. Le proprie capacità e leadership si riflettono nella suite di prodotti proprietari, sotto il marchio Onesait, e nella vasta gamma di servizi offerti.

 

In Italia Minsait conta più di 3.000 professionisti che lavorano presso tutto il territorio nazionale. La società ha sviluppato competenze avanzate in ambiti innovativi come Content & Process Technologies, Customer Experience Technologies, Solutions Architects e Data & Analytics, che consentono di offrire soluzioni e servizi ad alto valore aggiunto nei mercati in cui opera. Minsait ha localizzato in Italia il proprio centro di eccellenza globale per le tecnologie Customer Experience, completando la sua vasta presenza geografica con una consolidata capacità locale di produzione e delivery grazie ai centri di Napoli, Matera e Bari.

 

Indra

 

Indra (www.indracompany.com) è una delle principali società globali di tecnologia e consulenza, leader mondiale nell'ingegneria tecnologica per i mercati dell'aerospazio, della difesa e della mobilità, nonché nella trasformazione digitale e nell’Information Technology in Spagna e in America Latina attraverso la sua controllata Minsait. Il suo modello di business si basa su un'offerta completa di prodotti proprietari, con un approccio end-to-end ad alto valore e un'elevata componente di innovazione, che la rendono il partner tecnologico per la digitalizzazione e per le operazioni chiave dei suoi clienti in tutto il mondo. La sostenibilità fa parte della sua strategia e della sua cultura, per rispondere alle sfide sociali e ambientali presenti e future. Nel 2022, Indra ha registrato un fatturato di 3.851 milioni di euro, circa 57.000 dipendenti, presenza locale in 46 Paesi e operazioni commerciali in oltre 140 Paesi.

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